Scopri il Bando Resto al Sud 2.0

Tutte le novità sulle opportunità di finanziamento a fondo perduto

RESTO AL SUD 2.0: IL FONDO PERDUTO PER LE NUOVE IMPRESE 2024

Resto al Sud 2.0 è un programma di incentivi finanziari a fondo perduto,  previsto dal D. L. Coesione, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 maggio 2024, e pensato per supportare la nascita e lo sviluppo di nuove imprese nel Sud Italia. Il bando offre contributi a fondo perduto e voucher per nuove imprese, con l’obiettivo di rivitalizzare l’economia delle regioni meridionali. Questo programma copre fino al 75% delle spese ammissibili per investimenti fino a 120.000 euro e fino al 70% per investimenti tra 120.000 e 200.000 euro. Inoltre, puoi ottenere un voucher di avvio fino a 50.000 euro per l’acquisto di beni e servizi innovativi.

Se sei un giovane imprenditore o un professionista sotto i 35 anni, questa è la tua occasione per ottenere un sostegno economico a fondo perduto, per avviare la tua attività. Non perdere l’occasione di far crescere la tua impresa con risorse che possono trasformare una visione in realtà concreta e sostenibile. Verifica i requisiti di eleggibilità e preparati a presentare la tua candidatura. Il futuro del Mezzogiorno dipende dall’innovazione e dal coraggio di imprenditori come te: sii protagonista del cambiamento con Resto al Sud 2.0.

Cosa significa fondo perduto?

Il termine fondo perduto indica una forma di aiuto finanziario che non necessita di essere rimborsato. A differenza dei prestiti, che richiedono una restituzione del capitale, i contributi a fondo perduto sono sovvenzioni dirette concesse da entità governative o altre organizzazioni per promuovere attività economiche, sociali, o innovazioni tecnologiche che si ritengono vantaggiose per la collettività.

Eliminazione del Rischio di Indebitamento

Attraverso il fondo perduto, gli imprenditori possono avviare o sviluppare le loro imprese senza il peso del debito, permettendo loro di operare con maggiore libertà e meno pressione finanziaria.

Stimolo all'Imprenditorialità

Incentivando la creazione di nuove imprese, in particolare nelle aree economicamente svantaggiate come il Mezzogiorno d’Italia, il fondo perduto agisce come un catalizzatore per l’innovazione e lo sviluppo economico.

Semplificazione dell'Accesso ai Capitali

Il fondo perduto rende più accessibili le risorse finanziarie a chi ha meno possibilità di accedere a prestiti tradizionali, inclusi giovani imprenditori, donne e minoranze.

Resto al Sud 2.0: I requisiti di accesso al bando

Il bando Resto al Sud 2.0 è un programma destinato ai giovani aspiranti imprenditori sotto i 35 anni residenti nel Mezzogiorno d’Italia. Questa iniziativa si propone di rivoluzionare l’ambiente economico e sociale delle regioni meridionali, promuovendo equità socioeconomica e stimolando lo sviluppo imprenditoriale

Giovani Inoccupati, Inattivi o Disoccupati

Individui che non sono attualmente impegnati in un lavoro né coinvolti in una ricerca attiva di impiego (inattivi), così come quelli che sono attivamente alla ricerca di lavoro ma attualmente senza impiego (disoccupati).

Giovani in Condizioni di Marginalità

Questa categoria comprende giovani che vivono situazioni di svantaggio come definito dal Piano nazionale Giovani, Donne e Lavoro 2021-2027.

Disoccupati Beneficiari di Programmi di Politica Attiva

Giovani che ricevono supporti attraverso iniziative come il programma GOL, che aiuta i lavoratori a mantenere o recuperare l’occupabilità.

Resto al Sud 2.0: Le agevolazioni previste dal bando

Le agevolazioni previste dal bando Resto al Sud 2.0 sono progettate per stimolare la creazione di nuove imprese nelle regioni del Mezzogiorno, inclusi i territori colpiti dagli eventi sismici del 2009 e del 2016. Questo programma offre ai giovani imprenditori e professionisti sostegni finanziari significativi sotto forma di voucher e contributi a fondo perduto, adattati per soddisfare le diverse necessità e supportare lo sviluppo di progetti innovativi e sostenibili.

Attraverso Resto al Sud 2.0, aspiranti imprenditori sotto i 35 anni possono accedere a risorse cruciali per trasformare le loro idee in realtà operative, contribuendo così al rilancio economico e alla rivitalizzazione delle loro comunità locali. Il programma è un catalizzatore per l’innovazione e la crescita, fornendo gli strumenti necessari per navigare con successo nel panorama imprenditoriale.

Fondo Perduto

Un aiuto in regime de minimis per programmi di spesa di valore non superiore a 120.000 euro, consistente in un contributo a fondo perduto fino al 75 per cento per l’avvio delle attività sede legale nelle aree del Mezzogiorno e nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016.

Un aiuto in regime de minimis per programmi di spesa oltre
120.000 euro e fino a 200.00 euro, consistente in un contributo a fondo perduto fino al 70 per cento per l’avvio delle attività aventi sede legale nelle aree del Mezzogiorno e nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016.

Voucher di Avvio

Un voucher di avvio in regime de minimis, non soggetto a rimborso, utilizzabile per l’acquisto di beni, strumenti e servizi per l’avvio di nuove attività, per un importo massimo di 40.000 euro per le attivita’ aventi sede legale nelle aree del Mezzogiorno e nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016. 

Nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico, l’importo massimo del voucher è di 50.000 euro.

Gli incentivi sono cumulabili?

È fondamentale sottolineare che, sebbene entrambi i supporti siano vantaggiosi, non sono cumulabili. I beneficiari devono quindi scegliere attentamente tra il Fondo Perduto e il Voucher di Avvio in base alle esigenze specifiche della loro impresa e al tipo di investimento che intendono effettuare. Questa scelta implica una valutazione attenta del loro piano di affari e delle necessità finanziarie immediate e future, garantendo così che ogni euro investito sia diretto nel modo più efficace possibile.

La regolamentazione che prevede la non cumulabilità di questi aiuti è stata istituita per assicurare una gestione equa e trasparente delle risorse pubbliche. Inoltre, tale misura stimola i beneficiari a pianificare con maggiore precisione le loro strategie finanziarie e operative, massimizzando l’efficacia degli incentivi ricevuti e contribuendo più significativamente alla crescita sostenibile delle loro imprese nel contesto economico regionale.

Resto al Sud 2.0: Le spese finanziabili

Le spese finanziabili con il bando Resto al Sud 2.0, sono suddivise in tre categorie principali, ciascuna progettata per rispondere a una fase cruciale dello sviluppo di un’impresa: dalla concezione e pianificazione iniziale, passando per il lancio operativo, fino alla crescita e alla maturazione. Questa strutturazione assicura che ogni fase del percorso imprenditoriale riceva l’attenzione e le risorse necessarie per il successo. Così, ogni impresa beneficia di un supporto mirato, che copre tutte le necessità specifiche di ciascuna fase imprenditoriale, garantendo una crescita equilibrata e sostenibile nel tempo.

INVESTIMENTI

Il programma consente  interventi di sostegno all’investimento, inclusi incentivi per l’acquisto di beni e servizi essenziali che potenziano l’operatività dell’impresa fin dal primo giorno. Questi possono includere tecnologie avanzate, strumenti digitali, e soluzioni volte a garantire la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico. 

TUTORAGGIO

Il bando offre tutoraggio, finalizzato all’incremento delle competenze personali e professionali. Questo supporto è cruciale nelle fasi iniziali di realizzazione della tua nuova iniziativa, aiutandoti a affinare le tue competenze e massimizzare l’efficacia del tuo progetto imprenditoriale. 

FORMAZIONE

E’ prevista l’erogazione di servizi di formazione e di accompagnamento alla progettazione preliminare delle attività imprenditoriali. In linea con il Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027 e il programma GOL, questi interventi sono progettati per prepararti a gestire e far crescere la tua impresa.

Resto al Sud 2.0: Come richiedere gli Incentivi

Il processo per richiedere gli incentivi offerti dal programma Resto al Sud 2.0 è attentamente progettato per garantire trasparenza e accessibilità, assicurando che ogni potenziale beneficiario abbia le informazioni e gli strumenti necessari per presentare una candidatura efficace e ben informata. 

Il programma mira a eliminare ostacoli burocratici e a semplificare i passaggi richiesti, rendendo il processo il più fluido e diretto possibile. L’obiettivo è quello di incoraggiare un numero maggiore di giovani imprenditori e professionisti a prendere iniziative, sostenendo la loro crescita professionale e contribuendo allo sviluppo economico delle regioni del sud Italia.

Resto al Sud 2.0: Preparazione della Documentazione

Prima dell’apertura ufficiale delle candidature, è fondamentale informarsi sulle specifiche del bando e sui criteri di ammissibilità. Assicurati di avere a disposizione tutta la documentazione necessaria, che potrebbe includere piani d’impresa, prove di idoneità, e dettagli finanziari. 

Resto al Sud 2.0: Presentazione della Domanda

Il processo di richiesta sarà gestito interamente tramite Invitalia. Le modalità esatte di candidatura, incluse le tempistiche e i canali attraverso i quali inviare le domande, saranno comunicate attraverso il sito ufficiale di Invitalia e altri canali governativi dopo l’emanazione del decreto attuativo. 

Resto al Sud 2.0: Valutazione e Approvazione

Dopo la presentazione, le domande passano attraverso un processo di valutazione dove saranno esaminate in base ai criteri specificati nel bando. Questo processo può includere valutazioni sia documentali che interviste o presentazioni progettuali. Invitalia potrebbe richiedere documentazione aggiuntiva o chiarimenti durante questa fase.

Resto al Sud 2.0: Erogazione dei Fondi

Una volta approvata, l’erogazione dei fondi avviene secondo i termini stabiliti nel decreto. I beneficiari saranno guidati attraverso le procedure per l’accesso ai fondi, che possono essere distribuiti in tranche o in un unico pagamento, a seconda della natura del progetto e delle specifiche disposizioni del programma.

Resto al Sud 2.0: Rendicontazione

I beneficiari degli incentivi saranno soggetti a un monitoraggio per verificare la corretta realizzazione delle attività finanziate. Sarà necessario presentare report periodici su avanzamento e utilizzo dei fondi ricevuti. 

Resto al Sud 2.0: Consulenza Gratuita

La consulenza gratuita per il bando Resto al Sud 2.0 rappresenta un’opportunità unica per i giovani imprenditori del Sud Italia. Tuttavia, il processo per accedere agli incentivi può essere complesso e articolato. Il supporto di esperti può fare la differenza, guidandoti attraverso ogni fase del percorso e assicurandoti di sfruttare al massimo le opportunità offerte dal bando.

Questo servizio non solo semplifica il processo burocratico, ma ti offre anche un supporto strategico, aiutandoti a prendere decisioni informate e a massimizzare le possibilità di successo del tuo progetto. È pensato per eliminare ostacoli e facilitare l’accesso agli incentivi, promuovendo lo sviluppo economico del Sud Italia.

Non lasciare nulla al caso. Approfitta della consulenza gratuita per Resto al Sud 2.0 e trasforma la tua idea in realtà con il massimo supporto possibile.

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Con oltre vent’anni di esperienza nel campo della finanza agevolata, mi sono distinto come un esperto riconosciuto e stimato in questo settore. La mia passione per l’innovazione finanziaria mi ha permesso di assumere ruoli di relatore e docente sia in ambito universitario che professionale, collaborando con prestigiose istituzioni educative come l’Università degli Studi di Salerno e contribuendo a rinomate pubblicazioni, tra cui Il Sole 24 Ore e Corriere della Sera.

Nel 2018, ho fondato RestoAlSudContributi.it, rispondendo all’esigenza del Bando Resto al Sud di Invitalia. Attraverso questa iniziativa, ho guidato la progettazione e l’approvazione di numerose iniziative, promuovendo lo sviluppo economico del Sud Italia e trasformando idee imprenditoriali in imprese sostenibili e di successo. 

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