Aprire un salone di parrucchiere con il finanziamento Resto al Sud è oggi una delle scelte imprenditoriali più strategiche per chi desidera investire nelle regioni meridionali, combinando passione professionale e opportunità pubblica. Questo settore, in costante crescita, rappresenta una leva economica reale per molti giovani che vogliono valorizzare le proprie competenze e costruire un’attività autonoma nel campo del benessere e della cura della persona.
Grazie al Bando Resto al Sud, è possibile ricevere un importante sostegno economico sotto forma di contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, ideali per sostenere gli investimenti iniziali senza dover ricorrere a capitale privato. E proprio in questi mesi si prepara il lancio del Resto al Sud 2.0, una versione aggiornata della misura, che potenzierà le possibilità di finanziamento e introdurrà criteri ancora più favorevoli per chi vuole avviare un’attività strutturata e sostenibile. Per chi intende avviare un salone, questo è il momento giusto per agire.
Come funzionano le agevolazioni per aprire un salone di parrucchiere con il finanziamento Resto al Sud
Il bando, gestito da Invitalia, si rivolge ai soggetti tra i 18 e i 55 anni residenti nelle regioni del Sud Italia, nelle aree del cratere sismico del Centro e nelle isole minori del Centro-Nord. L’incentivo copre fino al 100% dell’investimento previsto, articolato in due componenti: il 50% sotto forma di finanziamento a tasso zero, da restituire in 8 anni con 24 mesi di preammortamento e interessi totalmente a carico dello Stato; il restante 50% come contributo a fondo perduto, ovvero non soggetto a rimborso.
A ciò si aggiunge un ulteriore contributo per la gestione: 15.000 euro supplementari per ditte individuali, oppure fino a 40.000 euro per le società, distribuiti in base al numero dei soci (10.000 euro per ciascuno). Il totale massimo finanziabile raggiunge 200.000 euro per 4 soci. Questo permette di avviare un’attività ben attrezzata, conforme alle normative e strutturata per affrontare il mercato con solidità.
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Gaetano LongobardiQuali spese posso finanziare e quali no
Aprire un salone di parrucchiere con il finanziamento Resto al Sud significa poter coprire con fondi pubblici una vasta gamma di voci di spesa essenziali per l’avviamento. Sono ammesse, ad esempio, le spese per la ristrutturazione e la manutenzione straordinaria dell’immobile, entro un massimo del 30% del progetto. L’acquisto di attrezzature professionali nuove – dai lavatesta agli asciugacapelli, passando per arredi, specchi e postazioni di lavoro – rappresenta una delle voci principali e più rilevanti.
Rientrano tra le spese agevolabili anche la realizzazione del sito web, l’acquisto di software gestionali, sistemi di prenotazione online, impianti per la climatizzazione e la sanificazione. Le spese di gestione, come materie prime (shampoo, prodotti professionali), utenze, affitti e polizze assicurative, sono ammesse entro il limite del 20% del budget complessivo.
Non sono invece ammissibili le spese di progettazione tecnica, le consulenze esterne e il costo del personale dipendente. Questo perché la misura è pensata per sostenere direttamente l’imprenditore nell’allestimento e nella prima fase di attività, garantendo autonomia e rapidità operativa.
Attrezzature finanziabili: cosa può includere il progetto di un salone di parrucchiere
Le attrezzature costituiscono il cuore operativo di ogni salone. Chi decide di aprire un salone di parrucchiere con il finanziamento Resto al Sud può inserire nel piano di spesa tutte le dotazioni necessarie: sedie regolabili per i clienti, lavatesta con sedile reclinabile, phon professionali, piastre e arricciacapelli, oltre a carrelli porta attrezzi, scaffalature per i prodotti, specchi professionali, armadietti, asciugamani, lavatrice e asciugatrice per uso interno.
Rientrano anche arredi per la reception e la sala d’attesa, insegne, sistemi POS per la gestione dei pagamenti e software per prenotazioni e fidelizzazione. Ogni elemento deve essere nuovo, conforme agli standard igienico-sanitari e coerente con il tipo di servizio che si intende offrire. Anche le attrezzature per la pulizia del salone – aspiratori, sterilizzatori, carrelli per la sanificazione – sono ammesse, in quanto strettamente legate al mantenimento delle condizioni di igiene richieste dal settore.
Requisiti professionali per avviare un salone con Resto al Sud
A differenza di altre attività, per aprire un salone di parrucchiere con il finanziamento Resto al Sud, è indispensabile essere già in possesso della qualifica professionale di acconciatore al momento della presentazione della domanda. Non è possibile ottenere il contributo e completare la formazione in un secondo momento. Questo significa che occorre dimostrare il possesso del titolo conseguito tramite un percorso formativo riconosciuto, come corsi triennali o biennali presso istituti accreditati.
Il possesso della qualifica garantisce al beneficiario non solo il rispetto delle norme, ma anche la capacità di erogare servizi professionali conformi alle aspettative del mercato. In tal senso, è fondamentale investire preventivamente nella formazione, sia tecnica che gestionale. Chi intende intraprendere questa strada senza ancora il titolo, può dedicare tempo e risorse ad acquisirlo, per poi presentare una domanda conforme e ben strutturata.
La storia di Luigi: un salone di successo nato a Napoli grazie al bando Resto al Sud
Un esempio concreto e ispirante arriva da Luigi, giovane parrucchiere napoletano con anni di esperienza alle spalle come collaboratore in diversi saloni della città. Quando ha deciso di aprire la sua attività, aveva una visione chiara: offrire un ambiente moderno, elegante e accessibile, con servizi di alta qualità per uomo e donna.
Grazie al nostro supporto, Luigi ha sviluppato un progetto dettagliato, costruito intorno ai criteri del Bando Resto al Sud. Ha presentato una domanda ben strutturata, con una previsione economica sostenibile e un piano di investimento centrato sull’acquisto di attrezzature professionali di fascia alta.
Ottenuto il finanziamento, ha aperto in pochi mesi un salone nel cuore del centro storico di Napoli. Oggi il suo salone è un punto di riferimento per una clientela fidelizzata, e Luigi rappresenta uno dei casi di successo più emblematici di chi, con visione, competenza e strumenti giusti, ha trasformato un mestiere in un’impresa solida. La sua esperienza dimostra che aprire un salone di parrucchiere con il finanziamento Resto al Sud è non solo possibile, ma concretamente realizzabile.
Un’occasione concreta per la bellezza e l’imprenditorialità nel Sud
Aprire un salone di parrucchiere con il finanziamento Resto al Sud significa poter contare su un sostegno economico reale, strutturato e pensato per chi vuole partire con basi solide. L’arrivo del Resto al Sud 2.0 rafforzerà ulteriormente questa possibilità, ampliando la capacità di spesa, integrando strumenti digitali e introducendo nuove forme di cumulabilità. Per chi lavora nella cura della persona e desidera avviare un’attività propria nel territorio in cui vive, oggi non c’è scenario più favorevole.
Con la giusta preparazione tecnica, un progetto ben costruito e l’affiancamento di una consulenza esperta, è possibile presentare una domanda efficace, evitare errori e ottenere il massimo delle agevolazioni. Se hai già la qualifica di acconciatore e vuoi trasformare la tua competenza in un’attività autonoma, ora è il momento giusto per partire. Il capitale c’è, le condizioni sono favorevoli e il tuo futuro imprenditoriale può cominciare con il supporto di uno degli strumenti pubblici più interessanti degli ultimi anni.