Resto al Sud 2.0: Guida agli Incentivi a Fondo Perduto per Nuove Imprese

Resto al Sud 2.0: Guida

La guida sul bando Resto al Sud 2.0 spiega come accedere ai benefici del programma di incentivi finanziari a fondo perduto, destinato a supportare la nascita e lo sviluppo di nuove imprese nel Sud Italia. L’iniziativa, emanata attraverso il Decreto Legge 07-05-2024 n.60, noto come Decreto Primo Maggio 2024 o Decreto Coesione, rappresenta un rafforzamento della politica di sostegno alle nuove imprese nel Mezzogiorno d’Italia. Il programma è rivolto ai giovani imprenditori di età inferiore ai 35 anni e offre incentivi a fondo perduto per promuovere lo sviluppo economico in aree con minori opportunità e risorse. Oltre a fornire aiuti economici, mira a creare un tessuto imprenditoriale robusto e dinamico che sostenga l’innovazione e il progresso economico nel lungo termine.

Con un mix di incentivi finanziari, Resto al Sud 2.0 aiuta a mitigare i rischi di avvio delle nuove imprese e incentiva l’adozione di soluzioni innovative e sostenibili. La guida descrive le grandi opportunità per i giovani imprenditori del Mezzogiorno e delle aree sismiche dell’Italia centrale, mirando ad attrarre e trattenere talenti nel Sud e nelle regioni colpite da eventi sismici. Contrastando fenomeni di spopolamento e declino economico, il programma offre voucher non rimborsabili e contributi a fondo perduto, coprendo una vasta gamma di spese aziendali iniziali. Questo approccio facilita l’avvio di nuove attività commerciali e incentiva investimenti in tecnologie avanzate e soluzioni sostenibili, aumentando la competitività e l’innovazione delle imprese.

Destinatari degli Incentivi Resto al Sud 2.0

Resto al Sud 2.0 si rivolge specificamente ai giovani di età inferiore ai 35 anni con l’intento di avviare un’impresa nelle regioni del Mezzogiorno, inclusi Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, oltre che nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpiti dai sismi del 2009 e 2016. Il programma ha scelto questo target demografico per incentivare l’imprenditorialità giovanile e offrire opportunità economiche concrete, contribuendo a stabilizzare le regioni caratterizzate da alte rate di emigrazione giovanile e disoccupazione.

In particolare, i destinatari sono:

  • Giovani inoccupati, Inattivi o disoccupati
  • Giovani in condizioni di marginalità
  • Disoccupati beneficiari di programmi di politica attiva

Per accedere ai benefici del programma, i giovani devono soddisfare specifici criteri socio-economici che riflettono condizioni di vulnerabilità o marginalità. Questi criteri, definiti dal Piano nazionale Giovani, donne e lavoro 2021-2027, mirano a includere coloro che sono disoccupati o inattivi da almeno 12 mesi e che ricevono ammortizzatori sociali come la NASPI. Il programma assicura che il sostegno raggiunga individui e gruppi che ne hanno più bisogno, massimizzando l’impatto sociale ed economico.

Requisiti per le Imprese e Modalità di Erogazione degli Incentivi Resto al Sud 2.0

Resto al Sud 2.0 ammette una varietà di forme imprenditoriali, dall’impresa individuale alle società, incluse quelle che necessitano di iscrizione ad ordini o collegi professionali. Le imprese individuali devono aprire una partita IVA per la costituzione di impresa individuale o per l’esercizio di attività libero-professionale. Le forme collettive di impresa possono variare da società in nome collettivo a società tra professionisti. Nelle imprese collettive, il controllo e l’amministrazione devono essere esercitati da soggetti che rispondono ai criteri di età e socio-economici stabiliti dal programma.

Il supporto finanziario si concretizza in due forme principali: voucher di avvio e contributi a fondo perduto. Il voucher, utilizzabile per acquisti iniziali di beni e servizi necessari per l’attività, può arrivare fino a 50.000 euro per iniziative che includono soluzioni innovative o sostenibili. Alternativamente, sono disponibili aiuti a fondo perduto che coprono fino al 75% delle spese ammissibili per investimenti fino a 120.000 euro e fino al 70% per investimenti tra 120.000 e 200.000 euro. Questi incentivi sono progettati per ridurre il rischio finanziario associato all’avvio di nuove imprese e per stimolare l’investimento in aree critiche per lo sviluppo regionale.

Modalità di Accesso e Risorse Finanziarie

La procedura per accedere agli incentivi Resto al Sud 2.0 non è ancora completamente definita. Invitalia, l’agenzia nazionale che promuove gli investimenti e lo sviluppo d’impresa in Italia, gestirà principalmente il programma. Le linee guida future, che il governo stabilirà con un decreto ministeriale, arriveranno entro 30 giorni dall’approvazione del Decreto Coesione. Queste linee guida chiariranno i passaggi specifici per la presentazione delle domande. Definiranno anche i documenti necessari e i termini per le varie fasi del processo di valutazione e erogazione dei fondi.

Per il 2024, il governo ha stanziato 49,5 milioni di euro per Resto al Sud 2.0. Nel 2025, il finanziamento aumenterà drasticamente a 445,5 milioni di euro. Questo incremento sostanziale riflette l’impegno del governo a supportare una ripresa duratura e significativa nelle regioni target. L’obiettivo è trasformare il Mezzogiorno in un’area di prosperità, innovazione e crescita sostenibile.

Il governo ha anche evidenziato l’importanza di fornire supporto tecnico e consulenza agli aspiranti imprenditori. Questo garantisce che abbiano tutte le informazioni e le risorse necessarie per avere successo. L’assistenza comprende la preparazione dei documenti richiesti e la gestione delle pratiche burocratiche. Inoltre, offre consulenza strategica per massimizzare l’efficacia dei progetti proposti. L’obiettivo è creare un ecosistema imprenditoriale favorevole che possa sostenere la crescita a lungo termine. Si mira anche a ridurre le disparità economiche tra le diverse regioni del paese.

Conclusione

La guida sul Resto al Sud 2.0 offre una panoramica delle grandi opportunità per i giovani imprenditori del Mezzogiorno e delle aree sismiche dell’Italia centrale. Con un mix di incentivi finanziari, il programma non solo aiuta a mitigare i rischi di avvio delle nuove imprese, ma incentiva anche l’adozione di soluzioni innovative e sostenibili. Gli aspiranti imprenditori devono prepararsi a cogliere questa opportunità. Possono farlo monitorando gli aggiornamenti sulle procedure di candidatura e organizzando le risorse e la documentazione necessaria per essere pronti non appena il sistema di applicazione verrà lanciato.

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