Resto al Sud 2.0 parte davvero. Dal 1° ottobre 2025 alle ore 12:00 le imprese potranno procedere con la registrazione e, se necessario, indicare un delegato nella sezione “Anagrafica e deleghe”. Lo sportello per la presentazione delle domande aprirà invece alle ore 12:00 del 15 ottobre 2025. Sono due passaggi distinti: la registrazione prepara l’accesso, la domanda formalizza la richiesta dell’agevolazione. Muoversi subito è decisivo per non restare bloccati nelle prime ore, quando il traffico sarà elevato. Chi arriva pronto guadagna tempo sugli adempimenti e può intercettare prima il percorso di tutoring previsto da Invitalia, impostando il progetto con maggiore precisione.
Resto al Sud 2.0 registrazione domanda: date chiave e come organizzarsi
Dal 1° ottobre alle 12:00 conviene completare subito la registrazione dell’impresa e l’eventuale delega, verificando che dati anagrafici, PEC e riferimenti bancari siano corretti. Questo passaggio non sostituisce la domanda ma evita rallentamenti quando, dal 15 ottobre alle 12:00, lo sportello consentirà l’invio delle istanze. Prepararsi in anticipo permette di compilare senza errori e di rispettare i tempi serrati della misura.
Nel periodo tra registrazione e apertura dello sportello è utile predisporre il piano d’impresa, il cronoprogramma degli acquisti, l’elenco dei fornitori principali e la verifica dei requisiti soggettivi. Un set di informazioni ordinato velocizza la compilazione e riduce il rischio di errori formali. Tenere a disposizione visure aggiornate e documenti chiave aiuta a rispondere con rapidità a eventuali richieste.
Resto al Sud 2.0 registrazione domanda: requisiti e spese ammissibili
Resto al Sud 2.0 sostiene nuove attività imprenditoriali e di autoimpiego nel Mezzogiorno, con particolare attenzione a iniziative sostenibili e capaci di creare occupazione. Sono ammissibili investimenti materiali e immateriali, oltre a spese funzionali all’avvio, purché tracciate e coerenti con il piano d’impresa. Restano esclusi costi non pertinenti o non documentabili.
Per aumentare le chance di approvazione è consigliabile presentare un progetto concreto, con forniture definite, tempi di installazione realistici e fabbisogno finanziario coerente con le finestre di erogazione. La qualità del business plan e la chiarezza del modello di gestione sono fattori chiave anche in vista delle verifiche durante il tutoring.
Dopo l’ammissione: come funziona il tutoring in quattro incontri
Le iniziative ammesse a Resto al Sud 2.0 accedono a un tutoring obbligatorio articolato in quattro incontri. Il primo, da remoto, chiarisce obiettivi e scadenze e approfondisce il piano d’impresa per chi ha richiesto il voucher. Il secondo, entro sei mesi, serve a verificare lo stato di avanzamento e i fabbisogni di affiancamento gestionale.
Il terzo incontro, presso la sede, coincide con il completamento degli investimenti e prevede assistenza alla rendicontazione e verifica dei beni. Il quarto, dopo dodici mesi, accerta la continuità dell’attività e l’uso corretto delle agevolazioni. Questo percorso riduce i rischi di revoca e rafforza la solidità del progetto.
Hai un progetto? Ti aiutiamo a registrarti e a inviare la domanda
Se vuoi presentarti pronto allo sportello del 15 ottobre 2025, prenota ora un check gratuito del tuo piano e dei documenti. Insieme verifichiamo requisiti, allegati e preventivi, preparandoti una scaletta operativa per la compilazione. Arrivare pronti al giorno dell’apertura fa la differenza tra un invio sereno e settimane di correzioni.
Ti accompagniamo anche dopo la presentazione, nelle fasi di istruttoria e di tutoring, fino alla rendicontazione finale. Con metodo pratico e tempi chiari, proteggiamo la tua agevolazione e velocizziamo l’avvio della tua attività. Contattaci subito e metti in moto il tuo Resto al Sud 2.0.