Aprire un autolavaggio con il finanziamento Resto al Sud è una concreta opportunità di autoimprenditorialità, in particolare per chi vive nel Mezzogiorno e intende investire in un’attività a forte componente operativa e con domanda stabile nel tempo. I servizi di autolavaggio, sia automatizzati sia manuali, rappresentano un settore in continua crescita, trainato dall’esigenza di cura dell’auto, igiene, e rapidità di servizio.
Con il supporto del Bando Resto al Sud, oggi è possibile trasformare questa idea imprenditoriale in una realtà concreta, beneficiando di un sistema di agevolazioni che copre l’intero investimento iniziale. E il momento è più propizio che mai: è in arrivo infatti il Resto al Sud 2.0, una versione aggiornata della misura che rafforza l’accesso ai contributi pubblici, valorizza progetti sostenibili e consente maggiori sinergie con altre forme di agevolazione.
Come funzionano le agevolazioni per aprire un autolavaggio con il finanziamento Resto al Sud
Il Bando Resto al Sud si rivolge a persone di età compresa tra i 18 e i 55 anni residenti nel Sud Italia, nelle zone del cratere sismico del Centro o nelle isole minori. Il finanziamento copre fino al 100% delle spese ammissibili, suddiviso in 50% di contributo a fondo perduto e 50% come prestito bancario a tasso zero, da rimborsare in 8 anni, con 24 mesi di preammortamento. Gli interessi sono interamente a carico di Invitalia.
Nel caso di un’impresa individuale, è possibile ottenere fino a 60.000 euro, mentre le società possono ricevere fino a 200.000 euro complessivi, ossia 50.000 euro per ogni socio. A supporto della fase iniziale, è previsto anche un ulteriore contributo a fondo perduto: 15.000 euro per ditte individuali, fino a 40.000 euro per le società, da utilizzare per le spese di gestione.
Quali spese puoi finanziare per aprire un autolavaggio
Aprire un autolavaggio con il finanziamento Resto al Sud ti permette di coprire tutte le spese essenziali per avviare e rendere operativa la tua attività. Sono ammesse le ristrutturazioni o manutenzioni straordinarie dell’immobile (entro il 30% del budget), l’acquisto di macchinari nuovi, impianti tecnici, software gestionali e sistemi di pagamento elettronici.
Sono inoltre ammissibili le spese di gestione iniziali, come materie prime, prodotti detergenti professionali, utenze, canoni di locazione e leasing, e assicurazioni, purché non superino il 20% dell’intero piano di spesa. Non sono invece finanziabili consulenze esterne, progettazioni tecniche e il personale dipendente.
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Gaetano LongobardiAttrezzature finanziabili: cosa può includere il progetto di un autolavaggio
Il progetto per aprire un autolavaggio con il finanziamento Resto al Sud deve includere attrezzature efficienti e conformi alle normative ambientali. Le voci più importanti sono: impianti di lavaggio automatico o a rulli, idropulitrici ad alta pressione, aspiratori professionali, spazzoloni per cerchioni, macchine per la pulizia e la sanificazione dei tappetini, sistemi per la lucidatura della carrozzeria.
Completano il pacchetto le macchine per il gonfiaggio dei pneumatici, compressori, e soprattutto i sistemi di recupero e trattamento delle acque reflue, oggi fondamentali in ottica di risparmio idrico e sostenibilità ambientale. Non meno importante, l’integrazione di un sistema di pagamento automatico e software per la gestione delle operazioni e dei flussi clienti.
Tutte queste dotazioni, se scelte e dimensionate correttamente, permettono di offrire un servizio moderno, completo e in linea con le aspettative di una clientela sempre più attenta alla qualità e alla rapidità del servizio.
Requisiti professionali: cosa serve per avviare un autolavaggio con Resto al Sud
Non è richiesto alcun titolo professionale o certificazione obbligatoria, ma è fortemente consigliata una conoscenza operativa del settore. Aver maturato esperienza, anche informale, nella gestione di impianti, lavaggi manuali o nella logistica dei flussi clienti rappresenta un plus.
Una formazione tecnica su manutenzione degli impianti, gestione ecologica delle risorse idriche e sicurezza sul lavoro può risultare utile non solo per migliorare la redditività, ma anche per rafforzare la credibilità del progetto in fase di approvazione. In ogni caso, ciò che fa la differenza è un business plan ben costruito, chiaro e sostenibile.
Giuseppe e Pasquale: due giovani, un’idea e un autolavaggio a Salerno
Giuseppe e Pasquale, giovani professionisti con esperienza tecnica, hanno deciso di aprire un autolavaggio a Salerno sfruttando le opportunità offerte dal Bando Resto al Sud. L’obiettivo era semplice e concreto: offrire un servizio di qualità in una zona strategica, con attenzione all’ambiente e alla rapidità del servizio.
Con il nostro affiancamento, hanno elaborato un progetto dettagliato, selezionato le migliori attrezzature e ottenuto il massimo finanziabile per una società composta da due soci. Il loro impianto oggi è pienamente operativo, dotato di sistema di riciclo acque, postazioni a gettoni e servizi accessori.
Il loro successo è la prova che aprire un autolavaggio con il finanziamento Resto al Sud non è solo possibile, ma è una scelta concreta per chi vuole costruire un’impresa efficiente, sostenibile e autonoma, partendo da una visione chiara e un supporto professionale adeguato.
Perché oggi è il momento giusto per aprire un autolavaggio nel Sud
La domanda per servizi di cura dell’auto è in costante crescita e, con il supporto pubblico adeguato, l’ingresso in questo settore diventa sostenibile anche per giovani imprenditori. Il Resto al Sud 2.0, in arrivo, allargherà ulteriormente le maglie degli investimenti ammissibili e renderà più flessibile la gestione delle spese.
Chi ha già competenze tecniche, un’idea imprenditoriale chiara e la voglia di mettersi in gioco, oggi può contare su uno degli strumenti più completi della finanza pubblica. Con una guida esperta, è possibile trasformare un’intuizione in un’attività redditizia e costruire un presidio territoriale di valore.