Aprire un Noleggio Barche con il Finanziamento a Fondo Perduto del Bando Resto al Sud

aprire un noleggio barche con il finanziamento Resto al Sud

Guida alla Lettura

Avviare un’attività di noleggio barche nel Sud Italia non è solo un’idea ambiziosa: oggi è una scelta strategica sostenuta da dati concreti e incentivi pubblici estremamente vantaggiosi. Con un turismo in costante crescita, una domanda sempre più orientata verso le esperienze autentiche e personalizzate e un territorio costiero che offre scenari impareggiabili, il noleggio barche si conferma tra le attività più promettenti per i nuovi imprenditori del Mezzogiorno. Grazie al Bando Resto al Sud, e ora con le nuove opportunità introdotte dal Resto al Sud 2.0, è possibile dare vita a un’impresa con una copertura economica completa e strutturata, anche in assenza di capitali propri iniziali.

In questo articolo analizziamo come funziona il finanziamento, quali spese sono ammesse, quali requisiti servono per avviare l’attività e perché oggi è il momento giusto per investire in questo settore. Il tutto arricchito da un caso concreto: quello di Emilia, che ha realizzato il suo sogno imprenditoriale proprio a Sorrento, aprendo il suo servizio di noleggio con il nostro supporto operativo e progettuale.

Come funziona il finanziamento Resto al Sud per il noleggio barche

Il Bando Resto al Sud è una misura promossa da Invitalia e rivolta ai giovani imprenditori di età compresa tra 18 e 55 anni, residenti nelle regioni del Sud Italia, nelle aree del cratere sismico del Centro e nelle isole minori del Centro-Nord. La logica del finanziamento è tanto semplice quanto efficace: coprire il 100% dell’investimento iniziale, suddividendolo in una parte a fondo perduto pari al 50% e in un prestito a tasso zero da restituire in 8 anni, con 2 anni di preammortamento e interessi interamente coperti dallo Stato.

Nel caso di una ditta individuale, il contributo può raggiungere €60.000, mentre una società composta da più soci con i requisiti può arrivare fino a €200.000. A ciò si aggiunge un ulteriore contributo a fondo perduto fino a €15.000 per le attività individuali e fino a €40.000 per le società, da destinare esclusivamente alla gestione nei primi mesi.

La nuova versione Resto al Sud 2.0 ha ampliato i margini d’azione della misura, rendendola ancora più accessibile e flessibile, in particolare per attività innovative, sostenibili o legate allo sviluppo turistico costiero, come appunto il noleggio di imbarcazioni.

Quali spese possono essere finanziate per l’avvio di un noleggio barche

Il finanziamento copre tutte le spese strettamente connesse all’avvio e allo sviluppo dell’attività. È possibile includere l’acquisto di imbarcazioni nuove, motoscafi, gommoni o barche a vela di piccola/media stazza, purché destinate al noleggio con o senza conducente. Rientrano anche le attrezzature di bordo, i dispositivi di sicurezza, i sistemi GPS, le dotazioni di bordo conformi alle normative marittime e le coperture assicurative obbligatorie.

È prevista la possibilità di investire nella realizzazione di una base operativa, che può comprendere interventi di adeguamento su immobili destinati a uffici, aree d’attesa o magazzini per l’attrezzatura, nei limiti del 30% del totale del piano di spesa. Sono inoltre ammissibili i sistemi gestionali, i siti web per la prenotazione online, le piattaforme digitali per il booking e il tracking delle imbarcazioni, nonché le spese di marketing per la promozione dell’attività.

Anche le spese di gestione, come canoni di locazione, utenze, leasing e garanzie assicurative, possono essere coperte entro un tetto massimo del 20% del programma complessivo. Restano invece escluse le spese per personale dipendente, progettazione e consulenze esterne nella fase iniziale.

Requisiti per avviare l’attività di noleggio barche con Resto al Sud

Per poter accedere al finanziamento, non è obbligatorio possedere licenze particolari al momento della domanda, ma è fondamentale rispettare tutti gli obblighi normativi prima dell’inizio dell’attività. Chi desidera avviare un noleggio barche dovrà quindi dimostrare di avere familiarità con il settore nautico, o in alternativa potrà strutturare la propria impresa coinvolgendo figure con competenze specifiche.

Il possesso della patente nautica è necessario solo se si intende operare anche come conducente, mentre per il noleggio senza conducente sarà fondamentale dimostrare di poter gestire gli aspetti logistici e operativi dell’attività. Una buona conoscenza del mercato locale, delle dinamiche turistiche stagionali e dei servizi richiesti è un vantaggio competitivo concreto in fase di valutazione del progetto.

La storia di Emilia: come abbiamo aiutato una giovane imprenditrice a salpare da Sorrento

Emilia, originaria di Napoli ma profondamente legata al territorio della Penisola Sorrentina, ha sempre sognato di offrire ai turisti un’esperienza autentica, lontana dai circuiti turistici di massa. Dopo aver lavorato per anni nell’accoglienza alberghiera e nelle attività stagionali di escursione, ha deciso di trasformare la sua passione per il mare in un’impresa. Con un progetto chiaro e un supporto tecnico puntuale, ha scelto di avviare il proprio servizio di noleggio barche a Sorrento, puntando su un modello operativo semplice ma ad alto valore esperienziale: la libertà per il cliente di vivere il mare in autonomia, noleggiando una barca confortevole, ben equipaggiata e accessibile anche a chi non è esperto.

Grazie alla nostra consulenza, Emilia ha strutturato un business plan coerente e sostenibile, presentando una richiesta di finanziamento al Bando Resto al Sud che è stata approvata senza rilievi. Ha ottenuto un contributo complessivo di €75.000, di cui €60.000 coperti per metà da fondo perduto e metà da prestito a tasso zero, a cui si è aggiunto un ulteriore contributo di €15.000 a fondo perduto destinato alle spese di gestione. Con queste risorse ha acquistato una barca completamente nuova, dotata di tutte le attrezzature previste per il noleggio conforme alla normativa nautica. Oggi Emilia gestisce la sua attività in autonomia, con una clientela crescente e feedback positivi che confermano la qualità dell’offerta.

Perché oggi è il momento giusto per aprire un noleggio barche nel Sud Italia

Il contesto attuale, segnato da una forte ripresa dei flussi turistici e da una crescente domanda di esperienze esclusive, rende il settore del noleggio barche uno dei più interessanti per chi desidera avviare un’impresa giovane e dinamica. Il vantaggio competitivo si rafforza ulteriormente grazie alla presenza di un incentivo pubblico efficace come il Resto al Sud 2.0, che consente di partire con risorse adeguate e condizioni di rimborso estremamente favorevoli.

Chi ha un progetto ben costruito, una conoscenza del territorio e la voglia di fare impresa oggi può contare su una misura che valorizza il merito, la preparazione e la capacità di generare valore. Con il giusto affiancamento, aprire un noleggio barche non è più un’idea lontana, ma una concreta opportunità di lavoro e crescita personale, capace di trasformare il mare in un vero motore di impresa.

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