Nel panorama delle nuove attività imprenditoriali, la toelettatura per animali rappresenta oggi uno dei settori più in crescita. L’attenzione verso il benessere degli animali da compagnia, unita all’aumento costante di famiglie che possiedono cani e gatti, rende questa attività altamente richiesta e sempre più professionalizzata. In particolare, nelle aree urbane e periurbane del Sud Italia, aprire una toelettatura può rivelarsi una scelta imprenditoriale vincente, sia in termini di domanda di mercato che di possibilità di fidelizzazione della clientela.
Oggi, grazie al Bando Resto al Sud e alle novità introdotte con il Resto al Sud 2.0, è possibile avviare questa attività anche senza disponibilità finanziarie iniziali. Il programma consente infatti di coprire interamente l’investimento con un mix di fondo perduto e prestito agevolato. In questo articolo ti spieghiamo come funziona il finanziamento, quali sono le spese ammissibili, quali requisiti servono e ti raccontiamo la storia di Federico, che ha aperto con successo la sua toelettatura a Nocera Inferiore grazie al nostro supporto operativo.
Come funziona il finanziamento per aprire una toelettatura
Il Bando Resto al Sud è rivolto a giovani tra i 18 e i 55 anni residenti nel Mezzogiorno, nelle aree del cratere sismico del Centro o nelle isole minori del Centro-Nord. Il bando prevede la copertura totale dell’investimento fino a un massimo di €60.000 per impresa individuale, di cui il 50% a fondo perduto e il restante 50% in prestito bancario a tasso zero, da restituire in 8 anni con 2 anni di preammortamento.
A questo si aggiunge un ulteriore contributo a fondo perduto di €15.000, destinato alle spese di gestione. Questo porta il totale complessivo del finanziamento a €75.000, una somma più che sufficiente per attrezzare un locale con tutto il necessario per offrire un servizio professionale, competitivo e conforme alle normative igienico-sanitarie.
La nuova versione Resto al Sud 2.0 amplia la flessibilità delle spese e rafforza la possibilità di utilizzare una parte dei fondi per la comunicazione, la digitalizzazione e il marketing.
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Gaetano LongobardiSpese ammissibili per l’apertura di una toelettatura
Il finanziamento copre tutte le voci necessarie per rendere operativa una toelettatura moderna. Sono ammesse le spese per l’adeguamento o la ristrutturazione dei locali (entro il 30% del totale), per garantire la conformità igienico-strutturale e per suddividere gli spazi in modo funzionale. Completamente finanziabili anche l’acquisto delle attrezzature professionali, come vasche inox con sollevamento, phon a braccio, tavoli da toeletta elettrici, aspiratori, sterilizzatori, tosatrici, armadi per stoccaggio, impianti per lo smaltimento acque reflue, e strumenti per la sanificazione.
Oltre a ciò, è possibile inserire l’acquisto di software gestionali, sistemi POS, realizzazione del sito web, strumenti per la prenotazione online e campagne digitali per il lancio dell’attività. Le spese di gestione, come affitto, utenze, leasing e assicurazioni, possono essere inserite nel programma fino a un massimo del 20%.
Restano escluse le spese per il personale, per la progettazione tecnica e per consulenze esterne. Il focus resta sulla costruzione di una struttura operativa efficiente, guidata direttamente dal titolare o dai soci.
Requisiti per avviare una toelettatura con il Bando Resto al Sud
Per aprire una toelettatura non è necessario possedere una qualifica professionale abilitante, ma è fortemente consigliato avere competenze tecniche certificate, acquisite attraverso corsi riconosciuti o esperienze documentate. In fase di candidatura è importante dimostrare la conoscenza del settore, delle normative igienico-sanitarie e delle tecniche di toelettatura, sia per cani che per gatti.
Non è indispensabile essere già in possesso del locale, ma bisogna avere un progetto preciso, una stima dei costi accurata e un business plan credibile. La domanda viene valutata sulla base della coerenza tra l’investimento proposto, la preparazione del proponente e il potenziale di sostenibilità dell’attività.
Il caso di Federico: da passione a impresa a Nocera Inferiore
Federico, 28 anni, originario di Nocera Inferiore, ha sempre avuto una passione per gli animali. Dopo anni di lavoro in ambito veterinario e come toelettatore per conto terzi, ha deciso di fare il grande salto e aprire una sua attività. Grazie al nostro affiancamento strategico, ha strutturato un piano imprenditoriale solido, con focus su qualità del servizio, igiene e personalizzazione del trattamento per ogni animale.
Il progetto è stato approvato da Invitalia, e Federico ha ricevuto €75.000 complessivi, di cui €60.000 per attrezzature e ristrutturazione e €15.000 di fondo perduto per la gestione. Con queste risorse ha ristrutturato un locale nel centro cittadino, acquistato attrezzature professionali all’avanguardia e avviato una campagna di lancio digitale con prenotazioni online e servizi su misura.
Oggi la sua toelettatura è un punto di riferimento a Nocera Inferiore, apprezzata per la professionalità, la puntualità e l’ambiente sereno che riesce a creare per animali e padroni. La sua storia è l’esempio di come un progetto ben strutturato, sostenuto da risorse pubbliche e guidato da una visione precisa, possa diventare una realtà imprenditoriale concreta.
Perché oggi conviene aprire una toelettatura nel Sud Italia
Con la crescita esponenziale del mercato pet, la toelettatura non è più un servizio di nicchia, ma una vera e propria esigenza per chi possiede un animale domestico. In particolare, nel Sud Italia, dove la concorrenza è meno aggressiva e la domanda in aumento, avviare un servizio professionale e ben organizzato può garantire redditività e stabilità.
Il Bando Resto al Sud 2.0 fornisce un’opportunità unica per partire con basi finanziarie solide, senza dover affrontare debiti insostenibili o costi iniziali elevati. Chi ha competenze, passione e una buona idea può oggi contare su uno strumento efficace per trasformare la propria inclinazione in un’attività imprenditoriale autonoma e sostenibile.