Mobilità elettrica, colonnine e servizi green: Resto al Sud 2.0 guarda al futuro?

Resto al Sud 2.0 mobilità elettrica

Guida alla Lettura

In un Sud Italia sempre più attento alle trasformazioni ambientali e alle sfide della sostenibilità, sono in molti a chiedersi se sia finalmente arrivato il momento per investire nella mobilità elettrica e nei servizi legati alla transizione green. Giovani imprenditori, start-up e professionisti del settore guardano con interesse a Resto al Sud 2.0, sperando che il nuovo bando possa diventare un trampolino concreto per progetti orientati alla riduzione delle emissioni, alla diffusione di infrastrutture intelligenti e all’adozione di modelli di business più sostenibili. Ma è davvero possibile avviare un’attività legata alle colonnine di ricarica, ai veicoli elettrici o ai servizi di sharing ecologico beneficiando dei contributi a fondo perduto del bando? In questo articolo rispondiamo in modo diretto e approfondito, analizzando se, come e con quali condizioni Resto al Sud 2.0 apre realmente le porte al futuro della green economy nel Mezzogiorno.

Progetti green e sostenibilità: la nuova apertura del bando 2025

Con l’edizione aggiornata al 2025, Resto al Sud 2.0 dimostra una maggiore attenzione verso l’innovazione sostenibile, non solo come ambito strategico, ma anche come criterio premiale. All’interno del pacchetto di agevolazioni, il bando riconosce infatti un incentivo potenziato per i progetti che presentano una componente “green” o digitale. Questo significa che chi propone un’attività che contribuisce alla transizione ecologica, alla riduzione dell’impatto ambientale o all’efficientamento energetico può accedere a condizioni più favorevoli, come il voucher di avvio fino a 50.000 euro e un contributo a fondo perduto che copre fino al 75% delle spese ammissibili.

Le iniziative legate alla mobilità elettrica, all’installazione di infrastrutture per la ricarica, alla promozione del car sharing a basso impatto o ai servizi legati all’efficienza energetica rientrano pienamente nel perimetro degli investimenti finanziabili, purché configurate in forma imprenditoriale e presentate attraverso un business plan coerente. Non si tratta dunque di finanziare progetti astratti o semplici dichiarazioni d’intenti ambientali, ma di sostenere imprese capaci di sviluppare servizi concreti, attuabili, che creino valore sul territorio e rispondano a una domanda emergente. In questo contesto, Resto al Sud 2.0 guarda con favore ai modelli di business che integrano sostenibilità e innovazione come elementi fondanti.

Colonnine di ricarica e servizi elettrici: quali attività sono ammesse

Uno degli ambiti più interessanti riguarda le attività legate all’infrastrutturazione elettrica locale, in particolare quelle che prevedono l’installazione e la gestione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici. In base alla normativa di Resto al Sud 2.0, tali iniziative sono ammissibili se sviluppate in forma di microimpresa o società, con sede nei territori del Mezzogiorno o nei comuni compresi nella mappa dei beneficiari. L’attività può consistere tanto nella vendita, installazione e manutenzione di impianti quanto nella creazione di una rete di stazioni di ricarica in aree urbane, turistiche o ad alta densità di traffico.

Il progetto, per essere approvato, deve però dimostrare una chiara strategia commerciale e operativa, indicare i target di riferimento (pubbliche amministrazioni, esercizi commerciali, utenti privati), fornire stime di redditività e un piano di investimento sostenibile nel tempo. Le spese ammissibili includono infrastrutture tecnologiche, attrezzature, software per la gestione delle ricariche, componenti hardware, progettazione e formazione tecnica del personale. In questo scenario, si rivelano particolarmente efficaci i progetti integrati, capaci di associare la fornitura del servizio con strumenti digitali di monitoraggio, sistemi di pagamento automatico, APP per la geolocalizzazione delle colonnine o partnership con operatori energetici.

Mobilità condivisa, turismo sostenibile e logistica green: idee che fanno rete

Accanto alle infrastrutture di ricarica, Resto al Sud 2.0 si dimostra adatto anche a sostenere servizi innovativi di mobilità elettrica condivisa, un settore in forte crescita soprattutto nei contesti urbani e turistici. È il caso di piattaforme di e-bike sharing, car sharing elettrico o micro-logistica a impatto zero, che possono essere proposte da giovani imprenditori locali in forma d’impresa e ottenere il sostegno del bando. Anche in questo caso, la chiave del successo è presentare un progetto chiaro, sostenibile, radicato nel territorio e capace di rispondere a esigenze concrete, come la mobilità turistica nei borghi, il trasporto dell’ultimo miglio o la connessione tra nodi urbani e aree interne.

Queste attività, per essere ammesse, devono disporre di una base infrastrutturale minima, un piano per l’acquisto dei veicoli elettrici (finanziabili con il contributo), e una visione imprenditoriale che integri servizi, tecnologia, comunicazione e gestione operativa. In ottica di valorizzazione territoriale, risultano premianti i progetti che creano sinergie con il tessuto locale, come la collaborazione con strutture ricettive, enti pubblici o associazioni culturali. La sostenibilità ambientale, in questo caso, si sposa con l’impatto sociale positivo, favorendo inclusione, innovazione e valorizzazione delle risorse locali.

Come costruire un progetto green finanziabile: punti di forza e attenzione ai dettagli

Per ottenere il finanziamento con Resto al Sud 2.0, non basta dichiarare l’adesione ai principi green: serve un progetto concreto, articolato e compatibile con gli obiettivi del bando. Questo significa predisporre un business plan dettagliato, stimare con precisione gli investimenti, indicare le fonti di reddito, evidenziare la sostenibilità ambientale attraverso soluzioni misurabili e realizzabili. Le attività legate alla mobilità elettrica devono essere inquadrate nella filiera produttiva locale, rispondere a un bisogno reale e avere una dimensione economica scalabile. È necessario inoltre verificare la disponibilità delle autorizzazioni urbanistiche o ambientali, dove richieste, e tenere conto dei tempi tecnici di implementazione.

Un altro aspetto centrale riguarda la rendicontazione delle spese e il rispetto dei vincoli temporali: ogni contributo concesso dovrà essere utilizzato secondo quanto dichiarato nel piano, rispettando i limiti previsti dalla misura. Non sono ammissibili spese di carattere personale o non coerenti con l’attività descritta. È quindi fondamentale strutturare con cura il progetto, valutando ogni voce con attenzione, affidandosi preferibilmente a professionisti capaci di trasformare un’idea sostenibile in un’impresa solida e finanziabile.

Scopri come funzionano le agevolazioni

La consulenza Resto al Sud è semplice e gratuita!

1

Scegli come essere contattato

Seleziona il canale di contatto che ti è più comodo: chiamata, email o Whatsapp.

2

Ricevi una consulenza su misura

Insieme definiremo il miglior percorso di finanziamento per far crescere la tua impresa.

3

Ottieni il finanziamento

Approfitta della nostra esperienza per ottenere il finanziamento e concentrati sulle tue idee.

Consulenza Gratuita

La consulenza gratuita ci permette di valutare insieme se il progetto è finanziabile o se sono necessarie delle modifiche per migliorarlo. Contattaci subito per iniziare la procedura di richiesta!

Grazie al supporto del nostro staff e ai nostri elevati standard qualitativi, siamo in grado di presentare progetti che hanno ottime possibilità di ottenere finanziamenti, ottimizzando tempi e costi.

Contatti

Compila il modulo e scopri come possiamo aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi finanziari.

ENTRA SUBITO IN CONTATTO CON NOI

La nuova misura Resto al Sud 2.0 è in arrivo, ma non serve aspettare. Puoi presentare subito la domanda con il bando attualmente attivo. In caso di esito negativo, ti garantiamo l’accesso gratuito alla nuova edizione, non appena sarà disponibile.

PROMOZIONE GARANTITA: UN SOLO PROGETTO, DUE OCCASIONI PER FARLO FINANZIARE.

Prenota ora la tua consulenza gratuita