RESTO AL SUD 2.0

Strategia di Rendicontazione

La nostra metodologia di rendicontazione si fonda su un approccio sistematico che coordina tutte le fasi del processo, dalla raccolta preliminare della documentazione fino all’erogazione finale del contributo. Analizziamo ogni aspetto del progetto imprenditoriale attraverso strumenti di monitoraggio avanzati, assicurando che ogni elemento della rendicontazione risponda con precisione ai requisiti normativi del bando e ottimizzi le tempistiche di approvazione della pratica.

Analisi Preventiva della Documentazione

Ogni progetto richiede un approccio specifico nella gestione delle spese ammissibili. Che si tratti di aprire un'attività commerciale, un'impresa manifatturiera o un servizio innovativo, sviluppiamo la strategia di rendicontazione attraverso l'analisi dettagliata delle categorie di investimento, la verifica preliminare dei fornitori e la pianificazione temporale ottimale delle spese, utilizzando parametri di controllo specifici che garantiscono il rispetto dei vincoli normativi del bando.

Gestione Personalizzata del Processo

Ogni beneficiario riceve un supporto dedicato attraverso la verifica della coerenza tra piano degli investimenti e spese effettive, il controllo della corretta tenuta dei registri contabili, l'analisi di conformità delle fatture e la preparazione di stress test documentali. Garantiamo una gestione della rendicontazione tecnicamente ineccepibile e proceduralmente ottimizzata per massimizzare le possibilità di approvazione.

Conformità Normativa Certificata

Manteniamo aggiornata la conoscenza di ogni requisito, vincolo e procedura prevista dalla normativa di rendicontazione. La preparazione della documentazione include tutti gli elementi richiesti dagli enti verificatori, dalla tracciabilità dei pagamenti alla conformità fiscale, dall'organizzazione dei registri contabili alla completezza della modulistica necessaria per l'erogazione definitiva del contributo.

Monitoraggio Continuo delle Procedure

Seguiamo costantemente le circolari operative e le interpretazioni applicative di Invitalia per integrare tempestivamente ogni modifica procedurale nella gestione della rendicontazione. Forniamo aggiornamenti su cambiamenti nei massimali di spesa, nelle percentuali ammissibili, nelle modalità di presentazione della documentazione e nelle tempistiche di istruttoria delle pratiche.

Consulenti Specializzati in Rendicontazione

I nostri esperti sono professionisti con comprovata esperienza nella gestione di pratiche di rendicontazione Resto al Sud. Ogni consulente ha seguito con successo decine di progetti fino all'erogazione finale e conosce perfettamente i criteri di valutazione utilizzati dagli enti erogatori per l'approvazione delle richieste di SAL e saldo.

Piattaforma Digitale di Controllo

Dalla raccolta iniziale dei documenti alla presentazione finale della rendicontazione, fino alla gestione collaborativa delle integrazioni richieste, ogni passaggio è progettato per garantire la massima efficienza operativa. Il sistema permette di monitorare costantemente lo stato di avanzamento della pratica e di intervenire tempestivamente su eventuali criticità procedurali che potrebbero emergere durante l'istruttoria.

Resto al Sud 2.0: La Rendicontazione

La rendicontazione rappresenta una fase cruciale del percorso Resto al Sud 2.0 e costituisce il processo attraverso il quale l’impresa beneficiaria dimostra all’ente finanziatore di aver utilizzato correttamente i fondi ricevuti, nel pieno rispetto delle finalità, dei vincoli e delle percentuali previste dal bando. Una rendicontazione accurata, tempestiva e conforme alle disposizioni normative garantisce non solo l’erogazione completa del contributo a fondo perduto, ma anche la piena regolarità del rapporto con l’ente erogatore, evitando potenziali contenziosi o richieste di restituzione delle somme percepite.

Guida alla Lettura

Importanza della Rendicontazione

La rendicontazione nel contesto del bando Resto al Sud 2.0 consiste nella presentazione dettagliata e documentata di tutte le spese sostenute nell’ambito del progetto finanziato, corredata dalla completa documentazione giustificativa necessaria a dimostrare la legittimità, la congruità e la pertinenza di ogni singolo esborso. Questo processo di verifica e controllo permette all’ente erogatore di accertare che i fondi pubblici siano stati impiegati esclusivamente secondo quanto previsto nel piano di investimento approvato in fase di concessione del finanziamento.

Il sistema di rendicontazione del bando Resto al Sud 2.0 è strutturato secondo un modello bifasico che prevede due momenti distinti di verifica e erogazione delle risorse: il Primo Stato Avanzamento Lavori, comunemente denominato I SAL, e il Saldo finale. Ciascuna fase richiede specifici documenti, verifiche preliminari e controlli di conformità, con l’obiettivo primario di garantire la massima trasparenza e correttezza nell’utilizzo delle risorse pubbliche destinate al sostegno delle nuove iniziative imprenditoriali nel Mezzogiorno d’Italia.

La corretta gestione della rendicontazione assume particolare rilevanza anche sotto il profilo della sostenibilità economica del progetto imprenditoriale, poiché eventuali ritardi o irregolarità nel processo possono comportare significativi rallentamenti nell’erogazione delle risorse finanziarie, con conseguenti difficoltà nella gestione del flusso di cassa aziendale e potenziali problematiche nella realizzazione degli investimenti programmati.

Le Fasi della Rendicontazione: Struttura e Tempistiche

Il processo di rendicontazione del bando Resto al Sud 2.0 è strutturato secondo un sistema bifasico che rispecchia la logica di progressiva realizzazione del progetto imprenditoriale e di graduale erogazione delle risorse finanziarie. Questa articolazione procedurale è stata concepita per garantire un controllo efficace dell’avanzamento degli investimenti programmati, minimizzando i rischi per l’ente erogatore e ottimizzando al contempo la gestione del flusso di cassa per le imprese beneficiarie.

La suddivisione in due momenti distinti consente all’ente finanziatore di verificare l’effettivo progresso del progetto in una fase intermedia, quando la maggior parte degli investimenti strutturali è stata completata, e successivamente di accertare l’avvio operativo dell’attività imprenditoriale prima dell’erogazione finale. Questa metodologia permette inoltre alle imprese di accedere alla quota principale del finanziamento in tempi relativamente rapidi, facilitando la gestione delle esigenze di liquidità durante la fase di start-up.

La corretta pianificazione delle due fasi di rendicontazione richiede una strategia accurata nella distribuzione temporale delle spese e degli investimenti, considerando che ciascuna fase ha requisiti specifici e comporta diverse tipologie di verifiche da parte dell’ente erogatore. La comprensione approfondita di questa struttura procedurale costituisce pertanto un elemento fondamentale per il successo dell’intero percorso di finanziamento.

Primo Stato Avanzamento Lavori (I SAL): Caratteristiche e Requisiti

Il Primo Stato Avanzamento Lavori rappresenta la prima richiesta formale di erogazione del contributo a fondo perduto e viene generalmente presentato quando l’impresa ha raggiunto un avanzamento significativo del progetto di investimento, tipicamente compreso tra l’80% e il 90% del totale delle spese programmate. In questa fase vengono prioritariamente rendicontate le spese relative alle opere edili e di ristrutturazione, all’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature strumentali all’attività, nonché agli investimenti in tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Per procedere alla presentazione del I SAL, l’impresa deve aver completato tutte le verifiche preliminari necessarie, inclusa l’autorizzazione per l’eventuale variazione della sede operativa, la stipula e registrazione del contratto di locazione dei locali aziendali, la verifica della corrispondenza dei codici ATECO di tutti i fornitori coinvolti nel progetto. È inoltre indispensabile che tutte le opere edili siano in fase conclusiva e che le attrezzature acquistate siano fisicamente presenti nei locali aziendali o comunque prontamente disponibili per la consegna.

La documentazione richiesta per il I SAL comprende le Dichiarazioni Sostitutive di Atto Notorio debitamente compilate e firmate digitalmente, le fatture in formato elettronico o ministeriale complete di stampigliatura obbligatoria, il computo metrico dettagliato per le opere edili con timbro e firma del tecnico abilitato, le distinte dei bonifici effettuati e gli estratti conto del conto corrente dedicato. Particolare attenzione deve essere prestata alla verifica del rispetto delle percentuali massime previste per ciascuna categoria di spesa, con specifico riferimento al limite del 30% per le opere edili e del 20% per le spese di gestione.

Saldo Finale: Completamento del Progetto e Avvio dell'Attività

Il Saldo costituisce l’ultima e definitiva fase della rendicontazione e può essere richiesto esclusivamente dopo aver completato tutte le attività previste nel progetto di investimento e aver effettivamente avviato l’attività imprenditoriale con regolare iscrizione presso la Camera di Commercio competente. In questa fase vengono tipicamente rendicontate le spese di capitale circolante, quali materie prime, materiali di consumo, canoni di locazione, utenze, spese pubblicitarie e promozionali, nonché gli eventuali costi residui non inclusi nella precedente richiesta del I SAL.

Il processo di richiesta del Saldo richiede la dimostrazione dell’effettiva operatività dell’impresa attraverso specifici documenti che attestino l’avvio dell’attività produttiva o commerciale. Tra questi risultano fondamentali l’iscrizione presso gli enti previdenziali e assicurativi obbligatori, la regolarità contributiva certificata attraverso il Documento Unico di Regolarità Contributiva, la presenza e corretta tenuta dei registri delle vendite o dei corrispettivi che documentino l’effettivo svolgimento dell’attività economica.

Una caratteristica distintiva della fase del Saldo è la possibilità che l’ente erogatore disponga un sopralluogo presso la sede operativa dell’impresa per verificare de visu la corrispondenza tra quanto dichiarato nella documentazione presentata e la situazione effettiva. Questo controllo diretto mira ad accertare la presenza fisica delle attrezzature e degli impianti acquistati, la regolare esecuzione delle opere edili eventualmente realizzate, nonché l’effettivo svolgimento dell’attività imprenditoriale nei locali dichiarati.

Principi Fondamentali e Criteri di Conformità

La rendicontazione del bando Resto al Sud 2.0 deve rispettare rigorosamente i principi di tracciabilità, trasparenza e conformità normativa che regolano l’utilizzo delle risorse pubbliche. Il principio di tracciabilità impone che ogni singola spesa sia documentata attraverso fatture elettroniche regolari, emesse da fornitori in possesso dei requisiti di idoneità, e che tutti i pagamenti siano effettuati esclusivamente tramite il conto corrente dedicato al progetto utilizzando modalità che garantiscano la piena tracciabilità dei flussi finanziari. Il principio di trasparenza richiede che tutta la documentazione sia organizzata in modo sistematico e facilmente verificabile, mentre la conformità normativa esige il rispetto di tutte le disposizioni fiscali, contabili e amministrative applicabili al tipo di spesa sostenuta.

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Analisi Preliminare, Sviluppo del Progetto

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Documentazione Necessaria: Analisi Dettagliata

La documentazione richiesta per la rendicontazione comprende diverse categorie di documenti che devono essere preparati con particolare cura e precisione, rispettando specifici requisiti formali e sostanziali previsti dalla normativa di riferimento:

Documenti Fiscali e Contabili

Le fatture elettroniche devono essere scaricate dal Sistema di Interscambio in formato ministeriale e devono riportare obbligatoriamente la stampigliatura con i riferimenti al bando Resto al Sud, ai codici CUP e COR del progetto. È necessario predisporre eventualmente autofatture TD20 per le fatture prive di stampigliatura. I registri IVA acquisti e vendite devono essere aggiornati e timbrati dal commercialista, mentre il registro dei beni ammortizzabili deve includere tutti gli investimenti strumentali effettuati. Per le società è richiesta anche la tenuta del libro giornale e la predisposizione di una bozza di bilancio aggiornata.

Documentazione Bancaria e Finanziaria

Gli estratti conto del conto corrente dedicato devono coprire l’intero periodo dalla data di erogazione del finanziamento bancario fino alla data di presentazione della richiesta, con evidenziazione dei movimenti relativi alle spese da rendicontare. Le distinte di bonifico devono essere allegate per ogni singolo pagamento effettuato, corredate delle relative causali che facciano chiaro riferimento alla fattura saldata. Per i periodi più recenti, qualora l’estratto conto definitivo non fosse ancora disponibile, è necessario richiedere alla banca una lista movimenti timbrata e firmata che attesti tutte le operazioni effettuate fino alla data di presentazione della domanda.

Modulistica Ufficiale e Dichiarazioni

Gli estratti conto del conto corrente dedicato devono coprire l’intero periodo dalla data di erogazione del finanziamento bancario fino alla data di presentazione della richiesta, con evidenziazione dei movimenti relativi alle spese da rendicontare. Le distinte di bonifico devono essere allegate per ogni singolo pagamento effettuato, corredate delle relative causali che facciano chiaro riferimento alla fattura saldata. Per i periodi più recenti, qualora l’estratto conto definitivo non fosse ancora disponibile, è necessario richiedere alla banca una lista movimenti timbrata e firmata che attesti tutte le operazioni effettuate fino alla data di presentazione della domanda.

Documenti Tecnici e Autorizzativi

Per le opere edili è obbligatorio predisporre un computo metrico dettagliato che specifichi tutte le lavorazioni eseguite, i materiali utilizzati e i relativi costi, debitamente timbrato e firmato da un tecnico abilitato. Le certificazioni di conformità degli impianti elettrici, idraulici e termici devono essere rilasciate da imprese abilitate secondo la normativa vigente. I contratti di locazione devono essere regolarmente registrati presso l’Agenzia delle Entrate, mentre le visure camerali dei fornitori devono attestare la corrispondenza dei codici ATECO con le attività oggetto di fornitura. Per le spese di capitale circolante relative ai canoni di locazione è necessario allegare le ricevute con marca da bollo da due euro e stampigliatura manuale.

Attenzione Critica

Tutti i pagamenti devono essere effettuati esclusivamente dal conto corrente dedicato al progetto utilizzando modalità tracciabili quali bonifici bancari, assegni non trasferibili, pagamenti con carta di debito o addebiti diretti. Non sono ammessi in alcun caso pagamenti in contanti, attraverso conti personali diversi da quello autorizzato, o mediante forme di pagamento che non garantiscano la piena tracciabilità del flusso finanziario. L’IVA deve essere sempre inclusa nell’importo del pagamento e non può essere corrisposta separatamente da altri conti correnti.

Verifiche Preliminari e Controlli di Conformità

Prima di procedere con ogni richiesta di erogazione, è indispensabile effettuare una serie articolata di verifiche preliminari per garantire la piena conformità della documentazione e ridurre il rischio di richieste di integrazione o di rigetto della pratica:

Verifiche Amministrative e Documentali

Il controllo della corrispondenza tra preventivi inizialmente approvati e fatture effettivamente emesse costituisce un passaggio fondamentale per verificare la coerenza del progetto di investimento. È necessario verificare che tutti i fornitori coinvolti possiedano codici ATECO compatibili con le attività oggetto di fornitura, controllando attentamente le visure camerali aggiornate. Il controllo delle percentuali di spesa per ciascuna categoria di investimento rispetto ai massimali previsti dal bando rappresenta un aspetto critico, con particolare attenzione al limite del 30% per le opere edili e del 20% per le spese di gestione calcolati sull’importo totale del programma di investimento.

La verifica dell’autorizzazione per l’eventuale variazione della sede operativa deve essere completata prima della presentazione del I SAL, così come il controllo della registrazione del contratto di locazione presso l’Agenzia delle Entrate competente. È inoltre necessario verificare che tutte le fatture riportino la stampigliatura obbligatoria con i corretti riferimenti al bando e ai codici identificativi del progetto, predisponendo autofatture TD20 per quelle eventualmente prive di tale dicitura.

Verifiche Contabili e Finanziarie

Il controllo della corretta registrazione delle fatture nei registri contabili obbligatori deve essere effettuato con particolare attenzione alla coerenza tra date di emissione, registrazione e pagamento. La verifica della tracciabilità dei pagamenti richiede il controllo incrociato tra le distinte di bonifico, gli estratti conto del conto dedicato e le fatture saldate, assicurandosi che tutti gli importi corrispondano esattamente e che non vi siano discrepanze. Il controllo della corrispondenza tra importi fatturati e importi effettivamente pagati deve tenere conto di eventuali pagamenti parziali o rateali, verificando che la somma complessiva coincida con il totale della fattura.

Per le imprese individuali è necessario verificare la corretta tenuta del registro IVA acquisti e del registro dei beni ammortizzabili, mentre per le società occorre controllare anche il registro IVA vendite, il libro giornale per le spese ricorrenti come i canoni di locazione, e predisporre una bozza di bilancio aggiornata che rifletta la situazione patrimoniale ed economica dell’impresa.

Verifiche Fiscali e Contributive

Il controllo della regolarità della posizione fiscale dell’impresa comprende la verifica dell’assenza di cartelle esattoriali o avvisi di accertamento non definiti, la regolarità delle dichiarazioni fiscali presentate e l’aggiornamento dell’iscrizione presso la Camera di Commercio. Per la fase del Saldo è obbligatorio richiedere il Documento Unico di Regolarità Contributiva che attesti l’assenza di irregolarità nei versamenti previdenziali e assicurativi. È inoltre necessario verificare la corretta iscrizione presso INPS e INAIL quando richiesta dalla tipologia di attività svolta, controllando che non sussistano morosità o contenziosi in corso.

Il controllo della situazione debitoria complessiva dell’impresa assume particolare importanza poiché eventuali debiti superiori a cinquemila euro potrebbero essere oggetto di compensazione da parte dell’Agenzia delle Entrate al momento dell’erogazione del contributo, riducendo l’importo effettivamente percepito dal beneficiario.

Nota Procedurale Importante

È obbligatorio rendicontare almeno una fattura con data non anteriore a tre mesi rispetto alla data di presentazione della richiesta, sia per il I SAL che per il Saldo. Questa disposizione mira a garantire che il progetto sia effettivamente in corso di realizzazione e non sia stato completato in periodi precedenti alla richiesta di erogazione.

Tempistiche Dettagliate del Processo di Rendicontazione

Il processo di istruttoria per il Primo Stato Avanzamento Lavori prevede che l’ente erogatore disponga di un periodo compreso tra 30 e 50 giorni lavorativi per completare l’esame della documentazione presentata, effettuare le verifiche di conformità necessarie e procedere all’erogazione della prima tranche del contributo. Questa quota corrisponde generalmente all’80-90% dell’importo totale concesso e rappresenta la porzione più consistente del finanziamento, consentendo alle imprese di disporre delle risorse necessarie per completare gli investimenti programmati.

L’istruttoria per il Saldo finale richiede un periodo più esteso, compreso tra 60 e 90 giorni lavorativi, a causa della maggiore complessità delle verifiche da effettuare. Questa fase include non solo la verifica documentale approfondita, ma anche l’eventuale sopralluogo presso la sede operativa dell’impresa per accertare l’effettivo avvio dell’attività, i controlli incrociati con le banche dati pubbliche per verificare la regolarità contributiva e fiscale, nonché le procedure amministrative per l’erogazione della quota residua del finanziamento.

Nel caso in cui l’ente erogatore riscontri la necessità di richiedere documentazione integrativa o chiarimenti aggiuntivi, l’impresa beneficiaria dispone di un termine perentorio di 30 giorni solari dalla ricezione della richiesta per fornire quanto richiesto. Il mancato rispetto di questa scadenza comporta automaticamente la decadenza dal diritto al contributo, rendendo essenziale un monitoraggio attento della corrispondenza e una risposta tempestiva alle eventuali richieste.

Qualora trascorrano 30 giorni dalla presentazione della richiesta di erogazione senza alcun riscontro da parte dell’ente erogatore, le imprese hanno la facoltà di inviare solleciti tramite Posta Elettronica Certificata al tutor assegnato per verificare lo stato di avanzamento dell’istruttoria. Questa procedura consente di mantenere un dialogo costruttivo con l’ente e di ottenere informazioni aggiornate sui tempi previsti per la definizione della pratica, facilitando la pianificazione finanziaria dell’impresa.

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Analisi degli Errori Comuni e Strategie di Prevenzione

Nell’esperienza di gestione delle pratiche Resto al Sud 2.0, alcuni errori ricorrono con particolare frequenza e possono causare significativi ritardi nell’erogazione dei fondi o, nei casi più gravi, il rigetto della domanda di rendicontazione:

Errori nella Documentazione Fiscale

La mancanza della stampigliatura obbligatoria sulle fatture rappresenta uno degli errori più frequenti e facilmente evitabili. La dicitura corretta deve specificare l’importo coperto dal finanziamento riferito all’imponibile della fattura e deve includere i codici CUP e COR del progetto. L’utilizzo di fornitori con codici ATECO non coerenti con le attività oggetto di finanziamento costituisce un altro errore ricorrente che può comportare l’inammissibilità delle relative spese. È fondamentale verificare preventivamente le visure camerali di tutti i fornitori e richiedere chiarimenti all’ente erogatore in caso di dubbi sulla compatibilità.

Il superamento delle percentuali massime previste per le diverse categorie di spesa rappresenta un errore particolarmente critico poiché può comportare la riduzione dell’importo ammesso a finanziamento. È necessario monitorare costantemente l’andamento delle spese attraverso strumenti di controllo appropriati, come fogli di calcolo aggiornati che evidenzino in tempo reale il raggiungimento delle soglie critiche.

La segmentazione deve utilizzare metodologie avanzate che combinino variabili demografiche, psicografiche, comportamentali e geografiche per identificare cluster omogenei di clienti con esigenze specifiche e approcci di marketing personalizzati. L’analisi deve essere supportata da dati quantitativi raccolti attraverso indagini di mercato primarie, analisi di database esistenti e utilizzo di strumenti di analytics digitali per la profilazione comportamentale online.

Problematiche nella Gestione dei Pagamenti

L’utilizzo di modalità di pagamento non tracciabili o di conti correnti diversi da quello dedicato rappresenta una violazione grave delle disposizioni del bando che può comportare l’esclusione delle relative spese dal computo del finanziamento. Tutti i pagamenti devono transitare esclusivamente attraverso il conto corrente dedicato al progetto, utilizzando bonifici bancari, assegni non trasferibili o altre forme di pagamento che garantiscano la piena tracciabilità.

La mancata corrispondenza tra importi fatturati e importi pagati costituisce un altro errore frequente, spesso dovuto a pagamenti parziali non adeguatamente documentati o a differenze tra l’imponibile e il totale fattura. È essenziale verificare che ogni pagamento corrisponda esattamente all’importo totale della fattura, IVA inclusa, e che eventuali pagamenti rateali siano chiaramente documentati e giustificati.

Errori Procedurali e di Tempistica

La presentazione di documentazione incompleta o non conforme ai requisiti formali rappresenta una delle cause più comuni di richieste di integrazione. È fondamentale verificare preventivamente che tutti i documenti richiesti siano presenti, compilati correttamente e muniti delle firme digitali o autografe necessarie. Il mancato rispetto delle tempistiche per le integrazioni richieste può comportare la decadenza dal diritto al contributo, rendendo essenziale un attento monitoraggio delle scadenze procedurali.

La mancata verifica preventiva della situazione debitoria dell’impresa può causare spiacevoli sorprese al momento dell’erogazione, quando l’Agenzia delle Entrate procede automaticamente alla compensazione di eventuali debiti fiscali superiori a cinquemila euro. È consigliabile verificare periodicamente la propria posizione e, se necessario, attivare procedure di rateizzazione per sanare eventuali posizioni irregolari prima della richiesta di erogazione.

Gestione delle Categorie di Spesa e Vincoli Percentuali

Il bando Resto al Sud 2.0 prevede specifiche limitazioni percentuali per le diverse categorie di spesa che devono essere rigorosamente rispettate per evitare riduzioni dell’importo ammesso a finanziamento:

Opere Edili e Ristrutturazioni

Le spese per opere edili, che includono lavori di ristrutturazione, realizzazione di impianti, installazione di porte e infissi, materiali per la ristrutturazione, non possono superare il 30% del programma complessivo di spesa. Ogni fattura relativa a questa categoria deve avere un importo minimo di 500 euro più IVA, oppure è possibile sommare più fatture dello stesso fornitore per raggiungere il minimo richiesto. È obbligatorio predisporre un computo metrico dettagliato e, per gli impianti, ottenere le relative certificazioni di conformità.

Macchinari, Impianti e Attrezzature

Questa categoria comprende l’acquisto di attrezzature, arredi, attrezzature elettroniche, insegne e altri beni strumentali all’attività. Non esiste un limite percentuale specifico, ma i beni devono essere nuovi e indispensabili per lo svolgimento dell’attività. Anche per questa categoria vale il limite minimo di 500 euro più IVA per fattura. È necessario conservare i documenti di trasporto e, se richiesto, fornire fotografie che attestino la presenza fisica dei beni nei locali aziendali.

Programmi ICT e Digitalizzazione

Le spese relative a software, applicazioni, piattaforme digitali, siti web e consulenze per la digitalizzazione non hanno limitazioni percentuali specifiche ma devono essere finalizzate al potenziamento dell’innovazione tecnologica dell’impresa. È importante verificare che i fornitori di servizi informatici possiedano i codici ATECO appropriati e che i contratti specifichino chiaramente le prestazioni erogate.

Spese di Gestione e Capitale Circolante

Le spese di gestione, che includono materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione o leasing, garanzie assicurative, spese pubblicitarie, sono limitate al 20% del programma complessivo di spesa. Queste spese vengono generalmente rendicontate nella fase del Saldo e devono dimostrare l’effettivo avvio dell’attività imprenditoriale. Per i canoni di locazione è necessario allegare ricevute con marca da bollo da due euro e stampigliatura manuale.

Supporto Professionale e Consulenza Specializzata

Data la complessità delle procedure di rendicontazione e l’importanza strategica di una gestione corretta per l’ottenimento completo del finanziamento, un numero crescente di imprese beneficiarie sceglie di affidarsi a consulenti specializzati nella gestione delle pratiche Resto al Sud 2.0. Questa scelta si rivela particolarmente vantaggiosa considerando la specificità delle competenze richieste, che spaziano dalla normativa fiscale e contabile agli aspetti procedurali e amministrativi del bando.

Il supporto professionale può risultare particolarmente utile in diverse fasi del processo: l’organizzazione sistematica della documentazione secondo i requisiti specifici del bando, la verifica preliminare del rispetto di tutti i requisiti formali e sostanziali, la compilazione accurata della modulistica specifica con particolare attenzione alle firme digitali richieste, la gestione proattiva dei rapporti con l’ente erogatore durante tutto il processo di rendicontazione.

I vantaggi di un supporto professionale qualificato includono la significativa riduzione del rischio di errori che potrebbero comportare ritardi o riduzioni del finanziamento, l’ottimizzazione dei tempi di preparazione e presentazione della documentazione, la gestione esperta di eventuali richieste di integrazione o chiarimenti da parte dell’ente erogatore, nonché la consulenza strategica per la pianificazione ottimale delle spese in funzione dei vincoli e delle opportunità previste dal bando.

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Sappiamo che il processo per ottenere finanziamenti può generare domande. Qui trovi le risposte alle richieste più comuni. Se hai ancora dubbi, non esitare a contattarci!

La richiesta del Primo Stato Avanzamento Lavori può essere presentata quando l’impresa ha raggiunto un avanzamento del progetto compreso tra l’80% e il 90% delle spese programmate. È necessario aver completato le verifiche preliminari, inclusa l’eventuale autorizzazione per la variazione di sede, la registrazione del contratto di locazione e la verifica dei codici ATECO dei fornitori.

La documentazione obbligatoria comprende le Dichiarazioni Sostitutive di Atto Notorio firmate digitalmente con allegata copia del documento di riconoscimento, le fatture in formato elettronico o ministeriale complete di stampigliatura, le distinte dei bonifici effettuati, gli estratti conto del conto corrente dedicato dall’erogazione del finanziamento bancario fino alla data di presentazione della richiesta, il contratto di locazione registrato e i registri contabili timbrati dal commercialista. Per il Saldo sono inoltre richiesti i documenti che attestino l’avvio dell’attività e la regolarità contributiva.

Il superamento delle percentuali massime comporta automaticamente la riduzione dell’importo ammesso a finanziamento. Le opere edili non possono superare il 30% del programma complessivo di spesa, mentre le spese di gestione sono limitate al 20%. Nel caso di superamento, l’ente erogatore procederà al ricalcolo dell’importo spettante, riducendo proporzionalmente il contributo. È quindi fondamentale monitorare costantemente l’andamento delle spese attraverso strumenti di controllo appropriati durante tutto il progetto.

Assolutamente no. Tutti i pagamenti relativi al progetto devono essere effettuati esclusivamente dal conto corrente dedicato utilizzando modalità tracciabili quali bonifici bancari, assegni non trasferibili o pagamenti con carte di debito. L’utilizzo di conti diversi o di modalità di pagamento non tracciabili comporta l’esclusione automatica delle relative spese dal computo del finanziamento. Anche l’IVA deve essere corrisposta dal medesimo conto dedicato e non può essere pagata separatamente.

L’impresa dispone di un termine perentorio di 30 giorni solari dalla ricezione della richiesta di integrazione per fornire la documentazione aggiuntiva richiesta dall’ente erogatore. Il mancato rispetto di questa scadenza comporta automaticamente la decadenza dal diritto al contributo. È quindi essenziale monitorare attentamente la corrispondenza, specialmente le comunicazioni tramite Posta Elettronica Certificata, e organizzare tempestivamente la documentazione richiesta.

Sì, la stampigliatura è sempre obbligatoria su tutte le fatture da rendicontare. La dicitura deve specificare l’importo coperto dal finanziamento riferito all’imponibile della fattura e deve includere i codici CUP e COR del progetto. Nel caso di fatture prive di stampigliatura, è necessario predisporre un’autofattura TD20 con importo pari a zero per integrare la descrizione mancante. La mancanza di questa dicitura rappresenta uno degli errori più comuni e può comportare l’inammissibilità delle spese.

Il sopralluogo viene generalmente disposto nella fase del Saldo, dopo circa 60-90 giorni dalla presentazione della richiesta. L’ente erogatore contatta telefonicamente e tramite Posta Elettronica Certificata per comunicare data e ora della verifica. Durante il sopralluogo vengono verificate la presenza fisica delle attrezzature acquistate, la regolare esecuzione delle opere edili, l’effettivo svolgimento dell’attività nei locali dichiarati e la corrispondenza generale tra quanto documentato e la situazione reale dell’impresa.

Se sono trascorsi oltre due anni dalla data di concessione del finanziamento, le imprese individuali devono obbligatoriamente richiedere una proroga prima di presentare qualsiasi domanda di erogazione. Questa procedura è necessaria per evitare la decadenza dal diritto al contributo e deve essere gestita con particolare attenzione alle tempistiche. La richiesta di proroga deve essere presentata prima della scadenza del termine originario e deve essere motivata adeguatamente.

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