Resto al Sud 2.0 calcolo contributo

Resto al Sud 2.0 calcolo contributo 75% 70%: esempi chiari, scelte pratiche e sostenibilità

Per Resto al Sud 2.0 il calcolo del contributo è il punto di partenza per capire con semplicità quanta agevolazione puoi ottenere e quanta parte dell’investimento resterà a tuo carico. La regola è lineare: fino a 120.000 euro il contributo arriva al 75%, tra 120.000 e 200.000 euro scende al 70%, con tetto massimo a 200.000 euro per singolo proponente. Il voucher di avvio è un’alternativa e non si somma al contributo percentuale, quindi la scelta va fatta a monte in funzione del progetto.

L’idea di base è usare il grant per alleggerire i costi iniziali e preservare liquidità, programmando l’acquisto di beni e servizi in modo coerente con tempi e priorità. Gli esempi numerici aiutano a vedere subito la differenza tra fasce e importi, evitando errori di impostazione. Il percorso resta accessibile se affrontato con ordine: definisci le spese ammissibili, collega ogni voce a un risultato concreto e pianifica il cofinanziamento residuo senza stressare la cassa nei primi mesi.

Come funzionano percentuali e massimali

Il meccanismo si applica all’ammontare delle spese ammissibili del tuo piano. Se il budget è fino a 120.000 euro, il contributo copre il 75% e a te resta il 25%; se il budget è tra 120.000 e 200.000 euro, il contributo copre il 70% e il 30% rimane a tuo carico. Il tetto è 200.000 euro per singolo proponente e non si può superare; all’interno di questo limite puoi strutturare investimenti per lotti, collegando ad ogni acquisto una funzione chiara nel modello di business. Il voucher di avvio, fino a 40.000 euro e fino a 50.000 euro per progetti digitali o green, è un’alternativa al grant percentuale e non è compatibile con esso. La regola pratica è semplice: scegli la strada che riduce meglio il fabbisogno iniziale, evitando sovrapposizioni tra voci e garantendo tracciabilità completa.

Quando calcoli l’importo, considera solo le voci effettivamente ammissibili e coerenti con l’avvio: beni strumentali, tecnologie, software, allestimenti e servizi necessari a mettere in moto l’attività. Il contributo percentuale si applica alla base ammissibile, perciò eventuali spese non eleggibili vanno tenute fuori già in fase di preventivo, così da evitare sorprese in istruttoria. È utile programmare il budget per stati di avanzamento, associando a ogni tranche un obiettivo misurabile di vendita o efficienza, in modo da giustificare tempi e importi. La rendicontazione risulta più fluida se ordini i documenti per lotti, anticipi i collaudi quando possibile e mantieni coerenza tra contratti, cronoprogramma e quietanze. Una base di calcolo pulita accelera la valutazione e riduce le richieste di integrazione.

Resto al Sud 2.0 calcolo contributo: esempi numerici che fanno la differenza

Immagina un budget da 60.000 euro con spese ammissibili ben definite: il contributo al 75% vale 45.000 euro e restano 15.000 euro da coprire con mezzi propri o microcredito. Su 120.000 euro, sempre al 75%, l’aiuto arriva a 90.000 euro e la quota residua è di 30.000 euro, che puoi gestire con equity, anticipo fornitore o piccole linee di credito. Se invece pianifichi 150.000 euro, entri nella fascia 70%: il contributo è 105.000 euro e a tuo carico restano 45.000 euro. Questi calcoli mostrano quanto conti la soglia tra 120.000 e 200.000, perché cambia la percentuale e di conseguenza l’impegno di cassa. A parità di idea, il ritmo di spesa e la composizione tra beni e servizi incidono sul risultato finale.

Arrivando al tetto, un piano da 200.000 euro con un singolo proponente ottiene 140.000 euro a fondo perduto (70%), mentre 60.000 euro vanno coperti con risorse proprie o strumenti complementari. La differenza rispetto al Resto al Sud “classico” è netta: nel 2.0 non c’è prestito agevolato abbinato e non serve una squadra di quattro soci per raggiungere il massimale, ma occorre consapevolezza sul cofinanziamento. La strategia migliore è distribuire gli acquisti in due o tre lotti, legandoli a milestone commerciali, così da allineare entrate e uscite ed evitare picchi di fabbisogno. In questa logica, un calendario realistico di forniture, collaudi e attivazioni riduce il rischio di tensione finanziaria e sostiene la trazione nei primi dodici mesi.

Resto al Sud 2.0 calcolo contributo: scegliere tra contributo percentuale e voucher di avvio

La scelta non è teorica ma dipende da struttura dei costi e tempi di go-to-market. Se il progetto vive soprattutto di servizi, software, campagna marketing e competenze, il voucher di avvio può bastare per accendere i motori, perché copre spese rapide e leggere fino a 40.000 euro, elevabili a 50.000 euro per contenuti innovativi o green. Se invece il budget è più ampio e include attrezzature, allestimenti e lavori, il contributo percentuale è la strada naturale perché riduce in modo significativo l’esborso iniziale, pur lasciando una quota residua a carico tuo. Ricorda che voucher e grant non sono compatibili sullo stesso progetto: serve decidere prima, guardando anche ai tempi di attivazione e al calendario della domanda.

Un test semplice aiuta a sciogliere il dubbio. Elenca le spese principali e valuta quanta parte è materiale e quanta è immateriale; stima il tempo per andare sul mercato e controlla la liquidità disponibile per coprire la quota residua. Se l’idea può partire con 30–40 mila euro di servizi e licenze, il buono iniziale è spesso sufficiente; se servono 120–200 mila euro con forte componente di beni, il 75% o il 70% a fondo perduto fa la differenza, a patto di organizzare lotti e forniture senza sovrapposizioni. Evita di frammentare spese simili solo per inseguire percentuali: la coerenza del piano pesa quanto i numeri e incide sui tempi di valutazione e ammissione.

Resto al Sud 2.0 calcolo contributo 75% 70%: documenti, tempi e confronto con il “classico”

Per arrivare preparati conviene costruire un fascicolo essenziale ma completo. Servono preventivi chiari, contratti con fornitori affidabili, cronoprogramma realistico e una nota che colleghi ogni acquisto a un risultato atteso, come capacità produttiva, lead generati o risparmio energetico. La rendicontazione è più fluida quando le fatture rispettano i lotti previsti e quando i collaudi sono calendarizzati in modo da sbloccare puntualmente gli stati di avanzamento. Evita doppi conteggi tra voci simili e mantieni ordinati i documenti; un file di sintesi con importi, date e milestone riduce richieste di integrazione e accorcia i tempi verso l’erogazione. La semplicità diventa un vero vantaggio competitivo nell’istruttoria.

Il confronto con Resto al Sud “classico” chiarisce i confini. Nel classico la copertura è al 100% ma metà è fondo perduto e metà è prestito garantito; il massimale complessivo non va oltre 200.000 euro e per arrivarci servono tipicamente quattro soci perché si sommano i loro tetti individuali. Nel 2.0 un singolo può puntare ai 200.000 euro con contributo al 70%, ma deve coprire il residuo con mezzi propri o strumenti complementari. La decisione dipende dunque da età, numero di proponenti e capacità di sostenere l’investimento. Se vuoi evitare oneri finanziari iniziali e mantenere pieno controllo del progetto, il 2.0 è spesso la via più lineare; se invece cerchi la copertura totale e puoi contare su più beneficiari, il “classico” resta una valida alternativa.

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Se vuoi un piano solido, partiamo dai numeri del tuo progetto e costruiamo insieme il calcolo corretto del contributo, verificando in anticipo la quota residua e la sostenibilità dei tempi di spesa. Nella Consulenza Gratuita traduciamo il budget in lotti, allineiamo fornitori e milestone, prepariamo preventivi e una rendicontazione semplice, così da presentare una domanda pulita e convincente. Valutiamo con calma se puntare sul voucher o sul grant percentuale, ricordando che non si sommano, e fissiamo una timeline realistica che eviti colli di bottiglia sulla cassa nei primi mesi di attività.

Dall’analisi dei requisiti al caricamento online, avrai una guida operativa passo dopo passo, con esempi su misura, check dei documenti e un cruscotto chiaro per monitorare spese e risultati. L’obiettivo è massimizzare il contributo, ridurre gli errori e portare l’attività sul mercato senza sorprese. Raccontami idea, territorio e tempi: ti restituisco un calcolo personalizzato, le percentuali applicabili e un percorso concreto per ottenere l’agevolazione, proteggere la liquidità e accelerare la trazione commerciale.

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