Nuovo Voucher Resto al Sud 2.0 è la leva più rapida per partire con un progetto nel Mezzogiorno. La misura guarda ai 18–35 anni disoccupati, inoccupati o inattivi e sostiene l’avvio di microimprese, lavoro autonomo e attività professionali. Il voucher copre spese iniziali fino a 40.000 euro, che diventano 50.000 euro se il progetto è digitale, green o davvero innovativo. In alternativa puoi chiedere il contributo a fondo perduto percentuale, pari al 75% fino a 120.000 euro e al 70% tra 120.000 e 200.000 euro. Le due strade non sono compatibili nella stessa domanda: serve scegliere prima. Con il 2.0 una sola persona può spingersi fino a 200.000 euro, sapendo che deve coprire il residuo. Nel “classico” il tetto complessivo resta 200.000 euro, ma lo raggiungi sommandolo tra quattro soci e con una parte di finanziamento.
Requisiti essenziali e cosa copre
Per accedere servono tre condizioni chiare: età tra 18 e 35 anni, stato di disoccupazione o inattività e attività localizzata nelle regioni del Mezzogiorno. Si apre la partita IVA o si costituisce la microimpresa, poi si presenta un piano con preventivi e tempi realistici. Il voucher finanzia le spese che accendono il motore: licenze e software gestionali, servizi di marketing, canoni cloud, consulenze specialistiche, allestimenti e attrezzature leggere. Quando il progetto dimostra contenuti digitali, verde o innovativi, il tetto sale a 50.000 euro. La logica è semplice: investi su ciò che ti fa partire in fretta, controlli la cassa e porti i primi clienti a bordo con un set di strumenti già operativo.
Se l’investimento è più ampio, il voucher lascia il posto al grant percentuale. Entro 120.000 euro puoi ottenere il 75% a fondo perduto; tra 120.000 e 200.000 euro il contributo scende al 70%. Resta a tuo carico la parte non coperta, che va pianificata con mezzi propri o piccola finanza. La regola chiave è la non cumulabilità: non puoi sommare voucher e contributo percentuale. Per questo conviene valutare la composizione del budget. Se prevalgono servizi e piattaforme digitali, il buono di avvio rende più veloce il go-to-market. Se servono attrezzature e allestimenti, la percentuale di grant riduce l’esborso e protegge la liquidità nei mesi critici.
Voucher Resto al Sud 2.0 e contributo 75%/70%: esempi rapidi e scelte
Un piano da 100.000 euro, basato su software, marketing e consulenze, può vivere con il voucher fino a 40.000 euro, o 50.000 euro se innovativo, senza debito iniziale. Lo stesso piano, se include beni strumentali e collaudi, può puntare al grant del 75%, ottenendo 75.000 euro e lasciando 25.000 euro da coprire. A 120.000 euro l’aiuto massimo è 90.000 euro; a 150.000 euro entri nella fascia 70%, con 105.000 euro di contributo e 45.000 euro a carico tuo. Su 200.000 euro un singolo ottiene 140.000 euro e deve coprire 60.000 euro con mezzi propri o strumenti complementari.
Nel Resto al Sud “classico” il tetto resta 200.000 euro complessivi e non si supera. La copertura è al 100%, ma divisa tra fondo perduto e prestito garantito. Per arrivare a 200.000 euro servono quattro soci, perché il massimale per beneficiario è limitato. Il 2.0 dà più autonomia al singolo, che però deve sostenere il cofinanziamento residuo. La scelta dipende dall’età, dalla composizione del team e dalla capacità di coprire la quota non finanziata senza stressare la cassa. Conta anche la velocità di attivazione: voucher per partire subito con servizi; grant percentuale per piani più strutturati.
Documenti snelli e tempi
Prepara un business plan chiaro, con spese ammissibili, fornitori identificati e un cronoprogramma essenziale. Usa preventivi dettagliati, contratti semplici e quietanze tracciabili. Collega ogni voce a un risultato misurabile, come lead generati, capacità produttiva o risparmio energetico. Ordina le spese per lotti, così allinei pagamenti e incassi e riduci picchi di fabbisogno. Una documentazione pulita accorcia l’istruttoria e riduce le integrazioni. Ricorda che la rendicontazione segue la scelta iniziale: voucher o grant percentuale. Evita sovrapposizioni tra voci simili e mantieni coerenza tra contratti, collaudi e fatture.
I tempi migliorano quando il progetto è pronto a partire. Attiva subito i servizi che generano ricavi, come campagne e piattaforme, e programma gli acquisti materiali in step. Così assorbi meglio il cofinanziamento residuo e proteggi la liquidità. Se miri al tetto di 200.000 euro nel 2.0, pianifica l’apporto personale con attenzione. Usa dilazioni fornitore, microcredito leggero o equity proprio solo quando serve. L’obiettivo è restare agili nei primi dodici mesi e spingere sulla trazione commerciale con costi sotto controllo.
Nuovo Voucher Resto al Sud 2.0: Consulenza Gratuita per il tuo caso
Se vuoi una rotta su misura, analizziamo insieme budget, requisiti e tempi. Calcoliamo l’importo ottenibile con voucher o grant percentuale, stimiamo il residuo e fissiamo le milestone. Prepariamo i documenti con ordine e rendiamo la domanda chiara, così riduci le richieste di integrazione e guadagni tempo. Lavoriamo su numeri veri, fornitori affidabili e un piano di cassa che regge gli imprevisti.
Dalla scelta dello strumento alla presentazione, resto al tuo fianco con un approccio operativo. Il traguardo è concreto: massimizzare il fondo perduto, evitare errori e andare sul mercato senza scosse. Raccontami idea, territorio e scadenze: ti restituisco una valutazione personalizzata e un percorso semplice per ottenere l’agevolazione e partire forte.